Di recente mi sono entusiasmata per una frase o meglio per un tempo verbale per l’esattezza si tratta di un infinito imperativo. La sua semplicità e la facilità con cui questo visitatore mi si è proposto, con eleganza e semplicità devo dire, semplice dico proprio anche per quanto propone, niente di trascendentale, mi ha conquistato all’istante. L’imperativo “volare basso” è entrato nella mia testa direi nel modo più ovvio, dalla porta giusta mi vien da dire, cioè me lo sono trovato in casa, li sistemato nel cervello, zona “spazio della memoria” . Si è presentato con la pretesa di essermi utile, anzi di più: come amico! Mi sembra che finora non è venuto meno al suo impegno e bussa alla mia attenzione ogni volta che mi sento un po’ inquieta ed ansiosa. È veramente straordinaria questa “entità verbale”.