Nello stesso giorno – oggi, 3 ottobre – ricorrono: la Giornata delle vittime delle migrazioni; il ricordo e la commemorazione della nave dei migranti affondata nel 2013 con 378 persone al largo di Lampedusa, perchè vittima di un probabile colpevole ritardo nel soccorso; la nuova enciclica Fratelli tutti che tra poche ore papa Francesco firmerà ad Assisi; e l’inizio del processo a Catania nei confronti dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per aver impedito per molti giorni lo sbarco dei migranti raccolti da una nave di soccorso. Mentre ci domandiamo se questo incontro di eventi che hanno il denominatore comune della accoglienza – come della fraternità – sia casuale, ci sentiamo sollecitati a riflettere in più direzioni. In questi momenti un telegiornale – onorando la Giornata delle migrazioni -, lodevolmente sta mandando in onda la Storia di Cate, nigeriana che ha avuto un positivo epilogo, grazie all’aiuto di una associazione. Se cambiamo canale ascoltiamo a lungo la difesa a spada tratta di colleghi di governo a favore dell’ex ministro dell’interno è ciò sta avvenendo in piazza con gran concorso di pubblico. Personalmente, alle 15 accenderò il primo dei due canali tv citati – RaiNews24 – per assistere all’arrivo ad Assisi del papa Francesco; che tuttavia non firmerà pubblicamente ma in modo riservato con i frati francescani la nuova enciclica; a Lampedusa per la prima volta non c’è stata una pubblica commemorazione della nave affondata, ma ci sono i sopravvissuti alla tragedia che assistono al lancio di di una corona di fiori in mare. Mentre mi accingo a posare la penna, si annuncia la riproposizione del servizio da Catania.