“Se tutto dovesse finire c’è un respiro metallico a Pompei“. L’ultima suggestione del sogno mi sveglia e mi viene da sorridere, il che non è poco come inizio di giornata. Un piccolo rammarico turba questo stato d’animo e consiste nel fatto che è andata sfumando l’ultima parte della massima che così potentemente ha scandito gli ultimi brandelli di sogno. Ma la struttura principale è intatta e la frase enigmatica (a ben pensarci, non del tutto sconosciuta alla mia consapevolezza), è bella chiara, proprio visivamente: le parole della sentenza sono scritte in rosso in caratteri piccoli corsivi, e sono inserite dentro una specie di indefinita cornice, poste al margine superiore destro di questa; occupano poco spazio, si leggono appena: sono poco importanti? forse no, dal momento che sono evidenziate in rosso. Peccato sia sfuggito alla memoria, subito dopo il risveglio, altro frammento del sogno, quello in cui una “voce” forniva un commento, una spiegazione: la scritta in caratteri rossi aveva vinto l’Oscar per la brevità. Inevitabile che la mia mente andasse subito ai consigli d’Autore per la scrittura, le raccomandazioni di Pontiggia e di Calvino e di Pintor, https://www.germanapisa.it/2020/08/31/pintor-e-noi-senza-tregua/sempre presenti alla mia consapevolezza. Se il sogno voleva raccomandarmi di ricordarmi di essere breve certamente il monito lo ho subito raccolto; ma io so bene – non certo come esperta, ma per averne sentito parlare – che i significati dei sogni non sono quelli che appaiono ad una prima lettura, che una immagine ne nasconde un’altra, e che una successiva simboleggia misteriore realtà. E allora in questo caso, per esempio devo prendere per buono il significato racchiuso in quel se tutto dovesse finire?. E una lettura ulteriore cosa potrebbe suggerire? Pompei e le ricerche degli amici, forse. L’Oscar sarà per loro, per la loro eccezionale impresa; https://www.facebook.com/pompeiisoprintendenza/posts/2213739248933281 non per me. Tuttavia la canzone del sogno mi accompagna in sottofondo in questo inizio di giornata con il suo carico di cose concretissime da fare; poichè è una bella canzione e stimolante la mia curiosità, sono grata all’enigmatico sogno che la mente mi ha regalato.