Uno dei cambiamenti più radicali che possano interessare un individuo consiste nell’avere ignorato – prima – e seguito – poi – la vita politica; l’essere passato dal “non mi interesso di politica” alla scoperta prima, e poi all’interesse progressivo per essa. Come può avvenire questo cambiamento? Generalmente non è grazie ad affermazioni come “tutto è politica” che avviene in se stessi il cambiamento di visione; quella è una affermazione astratta, che solo in seguito rafforza un cambiamento in se stessi già avvenuto. Più facilmente avviene che l’interesse per la politica e poi il coinvolgimento in essa in varie forme si attivino attraverso una progressiva presa di coscienza che i propri problemi, e i diritti e i doveri sono più riconoscibili e vissuti in modo meno pesante una volta che si è scoperto appartenere a molti; con i quali affrontarli in una azione collettiva che fa di quell’agire azione politica Quella è la politica. Ma il politico? E’ preoccupante come quella attività non riesca a farsi capire dal cittadino. Mi soccorre un esempio. Con una conoscente parlavo del lavoro di una persona impegnata nelle istituzioni che entrambe conosciamo. Fino a quel momento la conoscente non aveva mancato di lamentarsi come di consueto dei politici e di scagliarsi contro la categoria. Quando ho voluto citarle come esempio il buon operare nelle istituzioni della comune amica, la donna mi ha veramente lasciato senza parole con l’esclamare: “ma lei non è una politica”.