Letterari

Noi contemporanei.

 Noi contemporanei

Io vorrei subito cantare il mio mito, affinchè non si dimentichi il suo nome. Non ho la perizia e l’arte di Wim Wenders che lo ha cantato in un film, ma ho abbastanza amore e riconoscenza per il fatto che esista, sì che esista lui: Mimmo Lucano, di Riace. Forse lui ci aiuterebbe a capire come rispondere alla domanda che mi faccio in fondo a questa pagina, pagina forse un po’ sconnessa, divagante ma che come un fiume in piena mi è uscita Perchè di seguito voglio dire queste cose e anche mettere insieme un po’ di nomi quanti altri potrei!: Noi ci troviamo a vivere nello stesso periodo, io tu e Trump e gli scienziati che lavorano al GranSasso, e noi io e tu e lei e Bertilla abbiamo ammirato Rita Levi Montalcini, Noi insieme conosciamo papa Francesco, abbiamo conosciuto Margherita Hack e Steven Spilberg e Cameron  che ha riportato alla luce il Titanic; e siamo contemporanei del  premio Nobel per la Fisica Kip Thorne; e tu – Silvio B – sei contemporaneo dell’uomo Titus  l’uomo cioè che  ha scoperto un nuovo percorso nella più famosa grotta di Puglia e conosciuto anfratti sottomarini sconosciuti ; e  tu Titus hai conosciuto il medico che ti ha curato lo sconosciuto male che ti portava alla morte, ma sei nato un’altra volta e hai generato  Francesco e tu Francesco, sei nato nel fatale anno 1976 quando molto è cominciato, da Seveso in poi; e tu Francesco hai conosciuto il primo presidente della Regione L. e il tuo insegnante di acquarello e il professore di filosofia alle superiori. C. tu hai amato e sei stata riamata da Francesco; tu C. hai conosciuto il vescovo santo e carismatico di M. e i sindaci e i presidenti e hai dato lustro alla città che amministri e il presidente di Camera della Moda e in molti ti hanno conosciuto e ammirato. E noi siamo contemporanei di Tenzin Gyatso, santo Dalai Lama e di Joe Biden sfidante di Trump nelle elezioni di novembre 2020 a diopiacendo le vinca. E Cinzia e noi e Marta di Graziella ed Eduardo sono bambini adesso che c’è in Brasile Bolsonaro ma sono anche contemporanei della  premier della Nuova Zelanda che ben si e comportata con il Covid 19, e siamo contemporanei tu, Cristina, ed Eduardo e Laura e Roberta di Zigmund Bauman sociologo sommo e di Ray Bradbury sommo scrittore di fantascienza, che ha scritto Cronache marziane e Farhenheit 451; e di Anton Zeilinger, questo ultimo che ha realizzato il primo teletrasporto di particelle; e contemporanei siamo dello scienziato che dice di credere nella esistenza di una trascendenza, vogliamo dire dio non so, io credo intenda questo senza dirlo e questo scienziato si chiama John Barrow e ha parlato del valore di lambda costante cosmologica che permette la vita sulla terra. E Gea ha conosciuto il giorno di PearHarbour e ha avuto la ventura di reincarnarsi dopo la strage. E Gea ha conoscuto Dunkirk e ha ispirato Christopher Nolan; e siamo vicini Davide, Angelo e Massimo Galli e Fiorenzo Galli e Barbara e Giacomo e Renzo a vedere la partenza dell’uomo per Marte, e poi Loredana, e Putin forse ma certo Biancamaria e Luisa V. figlia di Paolo vedrete con noi anche il ritorno dell’uomo sulla luna e la prima base umana perandar poi oltre alle stelle. E sulla luna si scoprirà che come racconta Stanley Kubrick in 2001 Odissea nello spazio una sorgente magnetica fortissina si trova nel cuore del satellite. Tutto il mondo che noi conosciamo insieme contemporaneamente ha conosciuto 2001 Odissea nello spazio. E il mondo in cui siamo contemporanei ha visto Covid 19 e l’Ebola e la Sars e le migrazioni straordinarie ed è solo come dicono solo l’inizio, per entrambe; Poi tutti quelli che vivono con noi nel 2020 stanno per vedere la nascita e lo sviluppo del computer quantistico e forse chi arriverà al 2050 realizzerà la previsione degli scienziati, quella da alcuni di loro espressa a fine secolo Ventesimo; ovvero che nel 2050 forse non forse ma certamente – e forse ancor prima – l’uomo comunicherà con la telepatia. Ma ancor prima scopriremo un segreto nascosto nel cosmo e utilizzeremo la vela solare meraviglioso strumento. E Gea e Mello e Alessia e Graziella e Antonio e Maurizio come tutti noi conoscono word e whatsapp e i collegamenti chiamati vebinar e li trattiamo a nostro pari e ancora non abbiamo capito che rivoluzione è in corso. Ma brucia la Amazzonia e Poli si surriscaldano;  e Diego e Marta e la figlia o figlio futuro di Giulia avrà il compito di spegnere l’incendio del pianeta o di portarci alla nuova casa sulle stelle dove dovremo fuggire. E tu Francesco questo lo scriverai per i posteri, e con Roberta e Giulia e Davide e Diego ed Eduardo e una piccola Iole rinata o un bimbo ora nella pancia di Giulia sarete l’umanità del cuore del secolo Ventunesimo quando l’uomo si preparerà con i viaggi spaziali a cercare la sua casa tra la luna e le stelle. Noi siamo un grappolo di umani sul pianeta Terra malato e non è certo un caso, e qualcosa ci lega se siamo contemporanei in questo arco di tempo Non è casuale che siamo io e te e papa Francesco e l’ultimo presidente della Repubblica e l’avvocato del popolo, e i genitori di Giulio Regeni e quelli disperati di Patrick Zaki in carcere in Turchia, e i genitoi disperati e mai domi di Ilaria Alpi e di Milan Rovatich a muoverci su questa scacchiera. Quale sia poi il segreto il perchè del ritrovarci noi contemporaneamento noie non altri su questa zattera insieme, cerchiamo di scoprirlo. Immaginiamo che ognuno voglia e possa per magia raggiungere l’intenzione di vita il progetto di vita dell’altro; che un gigantesco schermo ci metta in relazione visiva e telepatica e che lo scopo di questo sia convogliare il proprio desiderio di fare cosa buona e utile per l’umanità nel desiderio collettivo, che si possa realizzare ognuno con gli strumenti di intelletto e di cuore e di sapienza e di intuito, e che questo amplifichi a dismisura le facolta’, la possibilità di realizzare ciò ripeto, peril fine del bene comune, il tanto decantato e misconosciuto bene comune. Così avremmo a disposizione uno strumento incredibilmente potente e saremmo spinti ad agire in conseguenza del raggiungimento dell’ideale di convivenza su questa zattera che insieme noi contemporanei noi e non altti abitiamo, indegnamente abitiamo,, in questa fetta di tempo.

Germana Pisa

8 luglio

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