Biografici e autobiografici, divagazioni

Una strada segnata.

Facciamo l’ipotesi che abbiamo una strada segnata, che dobbiamo cercare e percorrere, Questa strada ha una caratteristica: è buona, ed è “buona per noi” ; è quella giusta per noi, è la nostra e la dobbiamo trovare. Ci è stata assegnata in un modo e tempo indefiniti. Un giorno abbiamo la sensazione che siamo vicini a trovarla. Come mai possiamo pensare che siamo sulla strada giusta ci sono degli indicatori stradali,. ci sono delle tracce che ci dicono sei sulla strada giusta, continua così? Sembra impossibile, però può darsi invece che ci siano queste tracce, questi segnali. Un tipo di segnale a cui sono affezionata, essendo io spesso fantasiosa e aperta ad accorgermi delle situazioni non consuete è questo: Supponiamo che sono stata incerta se prendere la decisione di uscire per fare una certa cosa, cosa che devo fare, che mi costa magari un po’ di fatica pensare di fare; ma mi avvio a farla. Si tratta di muoversi con un po’ di fatica ma il dovere, la opportunità, l’impegno preso eccetera chiamano. e succede che (come e’ successo oggi ad esempio ed e’per questo che sono qui a riprendere questo discorso iniziato giorni fa) , ecco che mirabilmente trovo – uscendo – che il mio autobus arriva subito proprio quando arrivo io. Oggi ciò mi e’ capitato non una ma tre volte anzi quattro volte. Deduco che oggi sono stata sulla strada giusta. Oggi ho percorso un pezzetto di vita adeguato, ho preso delle decisioni buone e ho capito che lo sono state perchè qualcosa che fa parte del mio piano di vita perlomeno giornaliero ha facilitato il compito che avevo intrapreso.

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