Perchè sono ancora viva, oggi, che cosa mi si chiede di essere, di fare? Convinta come sono che noi, singole unità uomo siamo qui per uno scopo, ecco: talvolta ricordandoci della precarietà del nostro essere al mondo; e stupendosi ogni volta, la mattina, di ritornare alla coscienza; e vedendo come fuggono le ore e i giorni; e ogni giorno confrontarsi col fatto che ho sprecato in parte la giornata; e il motivo è che non abbiamo contribuito a rispondere adeguatamente alle occasioni in cui si chiedeva di fare qualcosa di buono. E al primo segnale della defaillance delle prestazioni del nostro corpo, cadere in allarme, prima per il fatto in sè che ci coglie sempre di sorpresa, come se non dovessimo sapere che siamo fragili e mortali; poi, se siamo minima mente riflessivi di sè, accorgersi che per esempio quello che si chiedeva da me in parole fatti non lo ho compiuto. E in definitiva ci coglie la certezza che non potrebbe per noi esserci più tempo. E invece, ecco che ancora una volta mi sono svegliata e di questo dono ringrazio un dio.