Non c’è dubbio che nel sogno noi visitiamo un mondo altro, dove viviamo avventure che lasciano una traccia emotiva quando apriamo gli occhi. Io penso oggi che noi dobbiamo farci amici preventivamente i sogni, intendo dire che prima di accingerci a chiudere gli occhi, chiusa la pagina del libro, spento l’ultimo fotogramma tv, dobbiamo predisporre lo stato d’animo adatto a favorire una avventura onirica notturna che ci dia soddisfazione. Non pretendo di affermare implicitamente con ciò che noi possiamo aggirare il lavoro del subcosciente, ansioso di manifestarsi sulla scena. Intendo dire che possiamo proporgli in silenzioso dialogo di venire a patti, perchè egli non strabordi e ci faccia rischiare un infarto, se va male.