Nel nostro condominio regna una sostanziale armonia tra di noi tutti: mi sembra – posso sbagliarmi – che non sia una cosa molto frequente in contesti simili; e per questo mi considero fortunata.. Ho cominciato a pensare (e continuo a pensarlo) che una buona parte del merito della felice convivenza stia dell’ambiente naturale in cui viviamo: il palazzo è affacciato su di un giardino che degrada dalla via, ricco di fiori e alberi, sempre molto curato e che ci accoglie anzi che quasi ci avvolge uscendo ed entrando. Piante già altissime raggiungono molte finestre e balconi, e li ombreggiano. È stata creata dai giardinieri una grande armonia tra le specie vegetali, il prato che degradad alla via viene rispettato da tutti. Una grande bellezza ci circonda, questo comunica allo spirito armonia, indipendentemente che uno di noi si soffermi passando a contemplare con ammirazione o che non si soffermi: il solo essere accolti nell’entrare o uscire o affacciarsi dalla ricca presenza verde e fiorita rasserena. Per non parlare della gratitudine che si prova quando, nella calura estiva, si percepisce il refrigerio donato dalle piante. Ecco: io penso che tutto questo sia uno dei motivi non l’ultimo del fatto che in questo condominio non ci sono litigi e conflitti: siamo favoriti e rasserenati da un contesto abitativo armonioso, dalla bellezza che ci avvolge. Un conflitto recentissimo, che riguarda la prepotenza di un condomino, che pretende scavalcare le norme collettive di convivenza costruendo senza permesso un manufatto vede tutti noi concordi nel contrastare la pretesa attraverso azione legale collettiva. È certamente vero che abitano qui persone gentili, cordiali, rispettose e che per questo non ci sono contrasti gravi. Attribuisco comunque alla armonia naturale del luogo una parte del merito di una serenità collettiva, che favorisce rapporti cordiali e di amicizia e che constato durare nel tempo.