Certe volte, quando siamo intenti a creare una ricetta di cucina, intorno a noi sono sparsi gli ingredienti in grande confusione: forse l’atto creativo della pietanza comporta una certa agitata improvvisazione con poco o nullo rispetto della ordinata rassegna intorno a noi. Forse l’ordinato succedersi dei gesti non è compatibile con una certa ansia creativa ( e questo può valere anche per altre attività di creazione). Devo dire la verità: Io faccio una grande confusione in cucina e quando guardo in tivù il pacato succedersi dei gesti, l’ordinata disposizione dei recipienti, nella trasmissione culinaria di rito, un po’ di invidia la provo.. Ma neanche troppa, perché a me la tavola con tutto intorno, profluvio di briciole anarchiche, farina qua e là, spruzzi di acqua sfuggiti alla ciotola e tutto quanto ricordano quando giocavamo noi bambini con la sabbia in riva all’Adratico e quando appunto, mescolando la sabbia fine all’acqua vedevamo formarsi una morbila miscela che aveva in sé anche i colori dell’arcobaleno. A noi sembrava veramente una squisita pappa, un bodino. Che infiniti giochi con la sabbia! Fino a qualche ora fa per me era un vero cruccio questa mia tendenza a mettere tutto in disordine in cucina quando creo qualcosa. Poi, come a volte ci accade noi mutiamo, e a me di colpo non è più importato nulla di quella mia tendenza al disordine creativo in cucina. Almeno neI momentI in cui il ricordo dela spiaggia di sabbia fine e dei giochi è rimasto presente – mi sono assolta per quella mia tendenza alla confusione…creativa.. Misteri della mente.
Giochi nella sabbia: immagine di copertina tratta dal film Inception di Christopher Nolan