Sono quasi sicura che fino alla fine del secolo XX° ( volendo indicare una data approssimativa) i previsori del tempo, che allora ci raggiungevano unicamente attraverso la tv e in ore dedicate, non avrebbero annunciato la neve d’ inverno definendola maltempo; ed ancor meno informandoci – nell’occasione – che la Protezione civile era allertata per la imminente emergenza neve. Siamo sicuramente circondati da emergenze, non saprei dire se in misura maggiore o minore che nei secoli passati: ho dubbi se penso alla pandemia in corso. Emergenze ce ne sono state nella storia e forse una che ci sta minacciando – quella climatica – potrà esserci fatale. Ma la neve d’inverno, anche molto abbondante, faccio fatica ad annoverarla tra le emergenze climatiche. Non nego che una valanga possa esserlo, ma appunto lo è come evento estremo in una normalità invernale dove la neve è prevista, caratterizzante il periodo. E’ tutto esagerato da un po’ di anni a questa parte: gli allarmi, le previsioni, le notizie in genere, alcune proposte come cose eccezionali e di qualità quando sono mediocre gossip. Forse, questo è vero, l’allarme clima è arrivato tardi rispetto ad altri e non è purtroppo tra i meno gravi e meno incombenti. Anzi! Tuttavia, la neve di inverno è un piacevole intemezzo a questi allarmi. “Chi sei tu per dire il contrario?” ( ah la tentazione ricorrente di citare Nolan, nel film dove la neve è protagonista in celeberrime, indimenticabili scene!