Forse l’autobiografia, o comunque la scrittura con qualche aspetto introspettivo una utilità la ha: che tu lo voglia o no, e sottolineo questo, ad un certo punto incontri uno specchio, o più specchi dove trovi un te che chiede di essere ricordato, in quel tempo, in quel contesto, in quel momento. Questo è uno dei momenti cruciali e che danno un senso alla operazione introspettiva, che ha agito lo voglio ripetere anche se non era tua intenzione perseguire quello scopo di conoscenza o meglio di rivissuto. L’apparizione allo specchio non è mai neutra; e tu dici alla immagine di te che riconosci quel momento, quello stato d’animo, quella azione, che la riconosci come tua e che potrebbe appartenerti anche adesso; oppure la ripudi e te ne vergogni e ti stupisci che quel vissuto ti sia appartenuto. E’ stato lo specchio che ti ha svegliato, adesso decidi se posare la matita.