[…] benvenuto tra noi nel regno dei morti.. Montag fece un accenno di assenso e Granger riprese: Tanto vale che tu faccia la conoscenza di noi tutti, ora. Questo e’ Fred Clement, ex titolare della cattedra Thomas Hardy nell’università di Cambridge, prima che questa diventasse un Istituto di tecnologia atomica. Quest’altro e’ il professor Simmons dell’University College, Los Angeles, specialista delle opere di Ortega y Gasset; il professor West, qui, ha svolto una bella attività nel campo dell’etica , che è una disciplina antichissima, ormai, per la Columbia University molti anni or sono. Quanto al reverendo Padover, questo qui, nel dare una serie di conferenze, una trentina di anni fa, perse tutto il suo gregge per le idee esposte, da una domenica all’altra. Fa il vagabondo con noi già da parecchio tempo. Quanto al sottoscritto: pubblicai un libro dal titolo: “Le Dita nel guanto; del giusto rapporto tra l’Individuo e la Società, per cui, eccomi qua, come vedi. Benvenuto, Montag! Ma io non appartengo al vostro mondo – disse finalmente Montag -, adagio. Io sono stato solo un idiota per tutta la mia vita! – Oh, siamo avvezzi a cose del genere. Tutti noi abbiamo commesso la specie giusta di errori, diversamente non saremmo qui. Quando eravamo singoli, separati individui, non avevamo altro che una gran rabbia in corpo. Io presi a pugni un milite del fuoco, venuto a bruciare la mia biblioteca, anni fa. Da allora, sono un fuorilegge. Vuoi dunque essere dei nostri, Montag? Sì! Che cosa hai da offrire? Nulla. Credevo di avere parte dell’Ecclesiaste e forse un po’ dell’Apocalisse da dare, ma ormai non ho nemmeno più questi. Il libro dell’Ecclesiaste sarebbe una cosa magnifica. Dove lo avevi? Qui e Montag toccò la fronte. Ah! sorrise Granger, annuendo. Che cosa c’è di male? Non e’giusto forse? disse Montag – Più che giusto: perfetto! Granger si volse al Reverendo: Abbiamo un libro dell’Ecclesiaste? Uno solo. Presso un certo Harris, a Youngstown Granger strinse forte la spalla di Montag. Sii prudente, abbi cura della tua salute. Se dovesse accadere qualcosa a Harris, TU sei il libro dell’Ecclesiaste. Vedi come sei divenuto importante da un minuto a questa parte? Ma non me lo ricordo più No, niente mai si perde veramente. E poi conosciamo qualche sistema per liberarti dei tuoi disturbi di trasmissione Ma ho già tanto cercato di ricordare! Non sforzarti oltre. Ti ritornerà in mente, quando ne avremo bisogno. Tutti noi abbiamo la memoria fotografica, ma sprechiamo l’intera esistenza a imparare a rimuovere le cose che in questa nostra memoria si contengono. Il nostro Simmons qui ha lavorato per vent’anni sul problema ed ora abbiamo il metodo mediante il quale ricordiamo tutto quanto se letto una volta. Ti piacerebbe, uno di questi giorni, Montag, leggere La Repubblica di Platone? Ma certo! Sono io “La Repubblica” di Platone. Vuoi leggere Marc’Aurelio? Il professor Simmons e’Marc’Aurelio. Molto lieto disse Simmons Piacere disse Montag Voglio presentarti Jonathan Swift, autore di quel malvagio libro politico: “I viaggi di Gulliver”! E quest’altro e’ Charles Darwin, e questo e’ Schopenhauer, e questo e’ Einstein, e questo al mio fianco e’Albert Schweitzer, un pensatore di gran cuore, davvero! Qui ci siamo tutti, Montag.: Aristofane, il Mahatma Gandhi, Gautama Buddha, e Confucio, Thomas Love Peacok, Thomas Jefferson, Lincoln, se permetti. Siamo anche Matteo, Marco, Luca e Giovanni Tutti intorno risero sommessamente. impossibile disse Montag . Oh, possibilissimo anzi rispose Granger con un sorriso. Perché anche noi siamo dei bruciatori di libri. Leggevamo i libri e poi li bruciavamo, per paura che ce li trovassero in casa. I microfilm non servivano, eravamo sempre in viaggio, non volevamo dover sotterrare il film in attesa di tornare. Sempre il rischio di essere scoperti! Meglio tenersi tutto quanto in testa, dove nessuno può venire a vedere o sospettare nulla! Noi siamo tutti pezzi e bocconi si Storia, letteratura, codice internazionale, Byron, Tom Payne, Machiavelli o Gesù Cristo, ecco tutto. Ed e’ tardi. Ed e’ scoppiata la guerra. E noi siamo qui, nella foresta, e la città , tutta avvolta nel suo mantello di mille colori. Che cosa pensi, Montag? -Penso di essere stato un demente a cercare di ottenere le cose coi miei metodi, seminando libri nelle case degli incendiari per poi denunciarli Tu hai fatto quello che dovevi fare. Il sistema, se applicato su scala nazionale, avrebbe dato ottimi risultati. Ma il nostro metodo e’ semplice e, crediamo, migliore. Tutto quello che vogliamo fare e’ conservare intatta, al sicuro, la cultura che pensiamo ci occorrerà. Non abbiamo alcuna intenzione per il momento di incitare o infuriare chicchessia. Perché, se saremo uccisi, la cultura sarà distrutta forse definitivamente[…] da Fahrenheit 451 di Ray Bradbury – Dal brano che descrive l’incontro di Montag, – ex milite del fuoco, fuggito per avere conservato libri nella sua casa; scoperto, per essersi ribellato e aver dovuto uccidere per salvarsi – con gli uomini-libro, nella foresta… – copiato da Germana Pisa 2007
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