Nella mia mente c’è un’immagine indelebile, come lo sono avvenimenti – grandi o piccoli – che si rilevano significativi man mano che passa il tempo, per il fatto che persistono in maniera vivida, fotografica nella memoria. Sto seguendo il mio caro suocero, che porta sulle spalle il mio bambino di pochi mesi: siamo sul sentiero che da Nozarego porta su a Gave. Saliamo, pregustando la gita. Proseguiamo piano, osservando la bellezza del luogo. Il mio sguardo si posa spesso anche sul sentiero di terra battuta, per fare bene il passo e per curiosità viva di tutto. A un tratto scorgo un sasso profondamente conficcato nella terreno; che strano, sembra avere un disegno stampato su di esso; ma non si tratta di un disegno o di un bassorilievo qualsiasi, no! Riconosco molto facilmente la sagoma di tratto di scheletro di pesce. Già, eoni fa c’era il mare! Confesso che non ho resistito e ho voluto estrarre quel sasso così particolare.
Adesso che il sentiero da Nozarego a Gave è stato cementato mi torna alla mente ancor più vividamente quell’episodio, e penso che la foga dell’homo sapiens o insapiens di cementare la storia non porterà buoni frutti di conoscenza, e non farà bene alla natura. Penso che non mi verrebbe voglia di inoltrarmi su quel sentiero di cemento, che magari poi sotto un acquazzone si trasformerebbe in torrente impetuoso. Penso che non avrei il fossile che mi ha aperto gli occhi della fantasia su eoni passati, ma men che meno avrei desiderato conoscere al di là, in alto, in fondo al sentiero. Penso che il mio caro congiunto non si sentirebbe molto sicuro di portare sulle spalle il piccolino, col rischio di scivolare, e penso che non sceglieremmo di vivere insieme momenti così sereni nella natura. Non potremmo scoprire neppure come mai si trovino lì sul monte dietro Santa Margherita quelle tracce dell’antichissimo passato.
Molti gesti dell’uomo ultimamente cercano di far dimenticare, di coprire un importante passato. Gesti e parole vogliono significare che sono ridicole e seccanti le piccole Greta. Gesti come quello di cementare un sentiero nel bosco vogliono dire forte: della natura non ci importa, occuparci del suo benessere è una seccatura che non ci conviene.
Germana Pisa
Per la rivista “Bacherontius” 23 aprile 2019.